Schmack Biogas ha attivato il suo 60° impianto italiano

Grazie all’impianto di San Pietro in Casale (BO), l’azienda raggiunge l’importante obiettivo

Bolzano, 28 febbraio 2019. Dopo il primo parallelo dello scorso 28 dicembre, procede la messa a regime biologica dell’impianto emiliano. Si tratta del 60° impianto in Italia per l’azienda bolzanina.

 

L’impianto della potenza elettrica di 300 kW è stato realizzato per la società Budrio GFE 312 Società Agricola, ed ha rappresentato una vera sfida per Schmack. L’attrezzaggio della centrale a biogas è stato infatti portato a termine in poco più di un mese. Il rispetto di una tempistica così stretta è stato possibile solo grazie alla grande esperienza maturata nel tempo, grazie agli oltre 450 impianti realizzati nel mondo a partire dalla fondazione nel 1995.

La centrale di San Pietro in Casale, alimentata per oltre il 90% con deiezioni bovine, sarà in grado di fornire energia pulita ad oltre 600 famiglie. Il digestore è un fermentatore COCCUS da 2700 m³, affiancato da una vasca di stoccaggio SULA coperta di pari volume. Al termine dell’attrezzaggio hanno avuto inizio le operazioni di start-up biologico, che sono culminate il 28 dicembre 2018 nel primo parallelo, ovvero nella prima immissione in rete di energia elettrica. Oggi i biologi di Schmack si stanno occupando di portare a regime la centrale, e hanno oramai quasi portato a termine la missione .

Una particolarità di questo impianto è il fatto che sia uno dei progetti di riconversione del settore bieticolo-saccarifero approvati dall’apposito Comitato Interministeriale: un aiuto concreto ad un settore che ha attraversato grandi difficoltà: la dimostrazione che – grazie al sostegno delle energie rinnovabili e del biogas in particolare – l’agricoltura ha un grande futuro in Italia.

Press contact

Mauro Mazzio
Schmack Biogas Srl
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